Cari scrittori qui di seguito riportiamo – dopo oltre un anno di esperienza di ricezione dei manoscritti – qualche buona regola perché l’invio tramite mail dei Vostri manoscritti risulti ai nostri occhi curato nel modo più serio e professionale possibile.
L’email è la prima impressione che noi avremo di voi e della vostra proposta. Non mandate mail ciclostilate o, peggio, non fate forward (inoltro) di mail inviate ad altre case editrici.
Il manoscritto deve essere leggibile. Meglio se usate il carattere Times New Roman grandezza 14 con paragrafi giustificati, interlinea 1,5 righe. Altra cosa molto importante: LE PAGINE DEVONO ESSERE NUMERATE.
La sinossi NON è la quarta di copertina. La sinossi è il riassunto della trama del vostro libro. Se avete scritto un giallo, sì, vogliamo sapere l’assassino, non temete di fare spoiler! La sinossi deve essere sintetica ma esaustiva, diciamo lunga una cartella – una cartella e mezza.
Quanto alla nota bio-bibliografica, siate onesti e trasparenti. Non è un cv, non serve che vi dilunghiate: ma diteci cosa fate nella vita oltre a scrivere. Aggiungete il luogo e l’anno di nascita, qualche considerazione su dove vivete; elencate tutte le vostre (eventuali) pubblicazioni, e anche se avete vinto o siete arrivati in finale a dei concorsi letterari. Se avete pubblicato con editori a pagamento o in self, per favore precisatelo.
Detto ciò, nella speranza che abbiate capito l’intento con cui è stata scritta questa breve lettera, da Biplane Edizioni è tutto! Aspettiamo con entusiasmo i vostri scritti, le vostre idee e pensieri, i Vostri mondi che sapremo rispettare e, se il nostro cammino si intreccerà con il Vostro, anche rendere visibili a chi desidererà leggerli…ma questa è tutta un’altra, possibile, Storia…
Da ultimo: se vi facciamo una proposta che non è di vostro gradimento perché ad esempio contempla editing e voi non volete toccare una virgola del vostro romanzo, o un personaggio o il finale, rispettiamo la vostra scelta ma voi rispettate noi: ditecelo. E’ accaduto che autori non rispondessero alle mail o rispondessero con un “ci penso e vi faccio sapere” e poi siano spariti. E’ davvero poco professionale per uno scrittore che si definisca tale.
Buon lavoro cari scrittori!!! A presto!
Clara, Patrizia, Lara
Biplane Edizioni